Prendendo le due seggiovie dell’impianto; la Vajolet 1 e la Vajolet 2 ci si porta in quota. Una volta arrivati al Ciampedie si prosegue verso le indicazioni Gardeccia
Una volta arrivati in cima al Ciampedie si prosegue seguendo il sentiero 540 verso
il Gardeccia si scendendo leggermente si raggiunge subito il rifugio Negritella. Da qui in poi il percorso si sviluppa in mezzo al bosco e nel giro di un ora scarsa si arriva alla Gardecciaa 1950 metri s.l.m. dove si apre la bellissima valle del Vajolet e dove a partono altre innumerevoli escursioni.
Con la macchina si arriva fino al pese di Muncion e si parcheggia la macchina. Non si può arrivare più avanti di Muncion con la macchina perché è divieto. Una volta arrivati a Muncion si percorre il primo pezzo di strada asfaltato per poi passare su un sentiero sterrato.
Dal rifugio Gardeccia si percorre il sentiero 546 in direzione del rifugio Vajolet che raggiungeremo in 1h di cammino. Una volta raggiunto il rifugio Vajolet si prosegue verso nord per il sentiero 584 fino al rifugio Passo Principe. Una volta raggiunto il rifugio Passo Principe, si sale a destra, in direzione sud-est, sotto le pareti del Catinaccio d’Antermoia. Si raggiunge il Passo di Antermoia e si scende verso il vallone d’Antermoia. Si raggiunge finalmente il bellissimo lago di Antermoia, un piccolo gioiello protetto dalla Croda del Lago e dal Catinaccio. Continuiamo sul sentiero 584 fino al Rifugio Antermoia.
L’escursione parte da Gardeccia.
La conca del Gardeccia può essere raggiunta in diversi modi:
Il sentiero dopo un primo tratto di salita prosegue in falso piano. Infine una rampa decisa porta ai rifugi Vajolet e Preuss a 50 minuti dal Rifugio Gardeccia.
Si continua per una salita non difficile ma che merita più attenzione rispetto a quando ci si trova su un normale sentiero e in meno di un’ora si arriva al Rifugio Re Alberto I.
Si prosegue verso sud per circa 20 – 25 minuti fino ad arrivare all’ultimo rifugio di questa escursione: il Rifugio Passo Santner.
Lasciando la macchina nel parcheggio dopo gli impianti del Buffaure si parte per la camminata.
Volendo c’è un pulmino che, pagando il biglietto, porta all’inizio della vallata.
Si percorre la strada asfaltata semplice e larga fino ad arrivare alla baita Ciampiè. Successivamente inizia un percorso sterrato ma sempre molto facile fino ad arrivare alla Baita alle Cascate.
La Valle San Nicolò è una delle zone più belle della Val di Fassa dove poter effettuare escursioni trekking e passeggiate su comodi sentieri immersi nel verde.
La romantica Valle San Nicolò è una meravigliosa distesa di prati dove si trovano ancora numerose baite e fienili di montagna, chiamati in ladino tieje, simili ai più grandi tobiè fassani, che in passato erano utilizzati come depositi e dimora stagionale degli abitanti che si recavano in alpeggio.
Parcheggio alla funivia del Col Rodella ci si dirige al centro del paese seguendo la via Strèda de Salin, strada asfaltata fino alla fine delle ultime del paese. Da qui la strada diventa strada forestale e per il primo tratto la pendenza del tracciato è abbastanza elevata. Proseguendo la strada si raggiunge il primo rifugio, rifugio Micheluzzi. Andando avanti si raggiunge il secondo rifugio; la Baita Lino Brach.
La val Duron è una bella vallata verde tra la catena del Sassolungo e quella del Catinaccio dove si trovano spesso mucche al pascolo.
Ci si dirige verso Alba di Canazei. 10/15 min con la macchina da Pera di Fassa.
Si può parcheggiare la macchina nel parcheggio degli impianti.
Seguiamo il sentiero n. 602 fino ad arrivare al rifugio Contrin, meta finale.
La prima ora del percorso, per arrivare alla baita Contrin, è quella più faticosa, perché ci permette di portarci in quota. Poi il resto della camminata è molto pianeggiante.
Percorrendo il sentiero 64B verso il rifugio Passo San Nicolò si arriva in Val San Nicolò per poi scendere per la Valle e arrivare a Pozza di Fassa.
Partenza dal Passo Sella, a 30min di macchina da Pera di Fassa.
Una volta arrivati al passo si può lasciare la macchina nel parcheggio.
Si imbocca il sentiero n.526 vero il rifugio Comici, lo si raggiunge in 40min circa.
Proseguiamo in direzione del Rifugio Vicenza. Con un tranquillo sali scendi passiamo sotto le scoscese parete rocciose del Sassolungo.
Dal Rifugio Sasso Piatto inizia l’Alta Via Friedrich August sentiero nr. 557, che ci riporterà al Passo Sella, toccando nell’ordine il Rifugio Sandro Pertini, il Rifugio Friedrich Augusted infine il Rifugio Salei.
Partenza dal Passo Pordoi, prendiamo la funivia che passando sopra alla forcella del Pordoi ci porta in quota fino al primo rifugio, rif. Maria. Dove si trova la Terrazza delle Dolomiti.
Una volta arrivati con la funivia a monte imbocchiamo il sentiero 627 fino al rifugio Boè.
Un bivio indica Piz Boè, imbocchiamo il sentiero 638.
Da qui in poi il sentiero è tutto in salita, con un percorso attrezzato da scalette e ferri. Servono scarpe adatte, alcuni tratti del percorso sono impegnativi.
Dopo 2h raggiungiamo la vetta. Troviamo il piccolo rifugio Capanna Fassa.